mercoledì 19 settembre 2012

Pigeon-man Making of

Vari studi ed un'involuzione del protagonista. Normalmente si arriva al look finale del personaggio dopo diversi tentativi e studi, a me questa volta è capitato il contrario, è stata buona la prima e mano a mano che lo disegnavo sono andato verso una sintesi grottesca... bello di papà!



Piccioni



Pigeon-man & Seagull-man, il suo "Robin"



Mad-Seagull




E un team-up contro un volatile antropomorfo, ancora più temibile di MadSeagull, e strafatto di 
Red-Bull.



martedì 18 settembre 2012

Verticalismi

Il prossimo mio verticalismo (http://www.verticalismi.it/) avrà a che fare con Samuele Bersani. Ho deciso.


E ci sarà un pò della autentica e pura sofferenza che provai da bambino quando vidi per la prima volta questo film:


lunedì 17 settembre 2012

PIGEON-MAN preview Lucca Comics 2012

E finalmente dopo diecimila antipasti arrivo con la prima ed unica portata, è finito!
Qui, proprio di fianco a me, in questo momento esatto, c'è lui, l'inimitabile Pigeon-man, che se la sta ancora sghignazzando per il recente video girato da quelli della Cyrano Comics.
La sua risata asmatica non si ferma perchè dice che non sono neanche riusciti a filmarlo, ed il bello è che era appostato a qualche metro di distanza a godersi la scena!

Il filmato in questione è questo, dategli un'occhiata!


Del mio "amico" (in realtà viene a casa mia solo perchè non ha l'adsl...) ne parlano un pò dappertutto, come ad esempio qui:

o qui:

e addirittura in radio e su qualche quotidiano locale.

Oltre ad essere fastidioso e fuori luogo in ogni misura, è stato pure pignolo durante la lavorazione del suo fumetto per quanto riguarda la rappresentazione del suo aspetto (fammi un pò più alto, gonfiami i bicipiti), quindi lo ammetto, potrebbe essere anche un pò più bellino di come è nella realtà.
Gran signore però, mi ha dato molto spazio, ho potuto inserire idee e sequenze mie, oltre ad una serie di omaggi.




Il fumetto uscirà a Lucca 2012, qui sotto trovate solo cinque delle quattordici tavole che ho fatto per il volume, e vi assicuro che non ho messo le migliori! E chiaramente il volume non conterrà solo il mio episodio, ma sarà una raccolta di episodi disegnati da diversi fumettisti, come Federico, il Bagi, ai testi anche Enrico Martini e tanti tanti altri.

E via alle citazioni e alle comparsate!
Nel mio numero troverete:
-Braccio di Culo
-Bon Iver
-Fiorenzo Fucile, un illustre personaggio veronese, famoso per girare negli ospedali in veste di poliziotto (ma non lo è!) con i pantaloni ascellari. Qui recita la parte dell'autista pazzo. E c'è la sua gallina.

-Atv (Azienda Trasporti Verona)
-Gente che conosco
e per finire...
...non amo le bestemmie ma ormai quest'uomo è nell'immaginario collettivo veneto...
...Germano Mosconi in veste di giornalista di TeleArena!

Buon assaggio! Queste sono solo, ehm, briciole!







Il pazzo a fianco a me ed io, vi salutiamo, buona serata!

domenica 16 settembre 2012

MIGRAZIONE -a short mute story-

                           

                                                   Sito
                   http://www.verticalismi.it/migrazione/





Ed eccomi di nuovo per aggiornarvi del mio ultimo lavoro/esperimento: Migrazione.

Conoscete già Verticalismi?  Grande idee da grandi persone, le regole, anzi, la regola del sito, è molto semplice, dare al proprio fumetto uno sviluppo verticale.  Non ci sono limiti di contenuto e di forma, e, come dicevo prima, gestito da grandi persone, disponibili e mosse da vera passione. In questo caso, si tratta di un contest, e come giurati ci sono grandi nomi: David Lloyd, Joe Kelly, Talbot, Burchielli, Gugliotta, Casagrande e Leomacs, e inoltre, Michele Foschini di Bao Publishing e Silvia Ghersetti della Grrzetic.

Che dire del mio fumetto? La colorazione è di due giorni e mezzo, potevo fare di meglio, ma potevo anche accasciarmi esangue e mollare la presa prima. Ho scoperto nuove frontiere di stanchezza, ma poi subentra l'amica adrenalina che ti sorregge fino all'ultimo e non ti lascia neanche quando vai a dormire.

Beh, buona lettura!

Ps: il fumetto lo posterò anche qui, ma l'unico modo per leggerlo è andare direttamente sul sito, c'è un viewer  fatto apposta.

P.p.s: Nella quinta vignetta partendo dal basso mi sono reso conto che ho citato involontariamente Magritte!




                                        http://www.verticalismi.it/migrazione/




Qualche studio:




mercoledì 5 settembre 2012

Sotto bombardamento.

Cito qualche riga di un articolo di Rolling Stones,  che fa figo. A pagina quarantuno si parla di cosa possa aver caratterizzato il panorama musicale degli anni dal duemila in poi.
Cos'è nato di veramente nuovo e che non è una sotto-branca di qualche genere precedente: niente in realtà. Ma non è questo il punto. La frase bella è questa: "L'eccesso di musica potrebbe essere l'aspetto significativo che definisce gli Anni Zero" punto. Wow, mi sono detto. E' proprio così. 

Le orecchie vomitano musica, anche cattiva, ma soprattutto buona. Il fare musica oramai è una cosa alla portata di tutti, magari rispetto ad un tempo a mancare sarà l'originalità del prodotto,  ma non la qualità tecnica. E' il tempo che scorre il problema,  parcheggiamo con l'auto vicino al microfono, diciamo cosa vogliamo, et voilà, abbiamo la nostra fast-music. Tutto troppo veloce, come possiamo pretendere che il prodotto sia grande se l'artista è costretto ad avere una gestazione da animale, veloce e con un'innumerevole cucciolata, troppi da seguire individualmente con la giusta attenzione...

E la stessa cosa vale per il mondo dell'arte, c'è troppa, troppa roba buona. Siamo iper-eccitati, iper-stuzzicati! Ho troppi programmi da imparare, troppe tecniche, troppi blog da seguire, ti giri e arriva a tutto gas, rombando, un bellissimo libro illustrato, vai al cinema ed hai un'illuminazione, leggi e alè; per non parlare dei concerti; poi ci sono i grandi classici: la doccia, i movimenti meccanici (prendi il piatto e mettilo in lavastoviglie, prendine un altro, e così via), porta giù il cane, lava la maglietta, insomma... ho la testa che non si ferma mai e continua a lavorare.

Fin qui, tutto bene, tante idee, anche troppe, ma sono sempre ad un punto di partenza. Il problema è quando la cosa diventa patologica e si fa fatica ad uscirne.  Quando passi più tempo a disegnare con la testa che con la mano.  
Ho una crisi isterica da P.E.P.M.P.F.A.Q. (Potrei e posso ma potrei fare anche quello).

So che è un problema comune a tanti, io avevo anche capito come riuscire a vivere il mio lato artistico senza aver paura di arrivare tardi rispetto al resto del mondo, e dando la giusta dimensione alla mia fame di conoscenza, eppure ci ripiombo puntualmente. Sono stremato.
Non riesco a seguire a lungo uno stile che sia uno, non so che direzione prendere, voglio provare, sperimentare di tutto.  E sarebbe una cosa positiva,  se non andassi spesso a scontrarmi con una delle convinzioni più stupide che l'essere umano abbia mai generato: la convinzione che ognuno debba raggiungere il proprio stile, e che per arrivarci debba sperimentare e fare un proprio percorso. Questa terribile convinzione è fonte di una sicura infelicità per chi, come me ad esempio, cerca la propria strada. 
Perchè in realtà noi ci siamo già sulla nostra strada. Noi siamo già, "arrivati". Credo che l'essere umano sia un individuo fatto di mille sfumature, uno stile oggi, uno stile domani, perchè dovrei essere coerente? Chi lo dice che la coerenza è cosa buona? La coerenza al contrario, secondo me è noia. Tutto il resto sono solo cazzate, spero di riuscire a spiegarmi. Si rischia di vivere in apnea in attesa di quell'aria che arriverà in un futuro lontano. Di non vivere la propria vita. Di essere costantemente frustrati.
Ma non è facile, purtroppo, sia perchè viviamo in un tempo nel quale la voglia di arrivare (non parlo di successo, ma del tutto e subito, di arrivare alla versione definitiva) è mostruosamente enorme, sia perchè veniamo crivellati di informazioni, di tutti i tipi e costantemente.
Fortunato chi ha poco, oppure chi ha pochi strumenti. E chi riesce a vivere serenamente nella propria caverna in mezzo ad una metropoli spaccatimpani. 

Io non riesco ancora ad aggrapparmi a lungo al mio essere, alla mia personale essenza senza essere disturbato dalle distrazioni esterne.  Dovrò trovare un modo per conviverci.  Perchè  se continuo così purtroppo, rischio di disegnare troppo, troppo poco.